Un luogo viene ricordato anche dalle leggende legato ad esso. Ciò accade anche per il complesso basilicale di Cimitile. Secondo la tradizione popolare, infatti, un pellegrino, sentendo gorgogliare nel pozzo, esistente nel complesso, avrebbe calato in esso una corona, la quale venne su gocciolante di sangue. Una goccia di sangue andò a finire sopra il rivestimento di marmo e creò una venatura indelebile. Da quel giorno, sopra la goccia di sangue, per sua protezione perché ritenuta sacra, venne adattata una piccola grata in ferro.
Tale avvenimento è riportato su una epigrafe posta nella lunetta delimitata dall'arco all'ingresso della basilica.
Un altro evento, sempre riportato nella suddetta epigrafe, racconta la vita di S. Felice in Pincis che per sfuggire ai suoi carnefici, non avendo altro luogo dove nascondersi, si rifugiò in una cisterna nei pressi del Coemeterium nolano. La tradizione racconta che una moltitudine di ragni composero una tela tanto grande e lunga da coprire tutto l'ingresso della cisterna e dare l’aspetto al luogo di un abbandono totale. I persecutori trovandosi dinnanzi alla fitta ragnatela ritennero che nessuno poteva oltrepassarla senza rovinarla ed andarono via senza proseguire nella perlustrazione. Grazie alla fitta ragnatela si evitò la cattura del Santo.
Marina Rea (IIIA TUR)
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