“La Terra dei Fuochi brucia ancora”
I militari della Stazioni dei Carabinieri Forestali di Marigliano, coordinati dal Maresciallo Alessandro Cavallo, notano una colonna di fumo levarsi in aria, proprio nel territorio della Terra dei Fuochi.
Raggiunto il punto dell incendio, i militari hanno sorpreso in flagranza l’albanese, risultato irregolare, intento a smaltire con il fuoco 100 cassette di plastica, a pochi metri da un campo di broccoli. L’uomo è stato denunciato e la Questura provvederà all’espulsione dall’Italia. Il fuoco è stato spento con mezzi di fortuna e l’area sottoposta a sequestro.
La Terra dei Fuochi brucia ancora ed il presidio costante e massiccio del territorio, insieme a punizioni esemplari ed immediate, sono l’unica soluzione al continuo massacro ambientale che il nostro territorio subisce.
L’azione interrotta oggi è critica: una vera iniezione nel terreno di micidiali veleni a pochi metri da un campo coltivato e la dispersione in aria di fumi nocivi sono l’esempio di quanto sia grave e disastrosa l’azione scellerata del piromane albanese.
L’ANGOLO DELL’INFORMAZIONE
Bruciare i rifiuti, soprattutto la plastica, produce sostanze inquinanti altamente tossiche come le diossine e gli idrocarburi policiclici aromatici.
Le diossine hanno la spiacevole caratteristica di bioaccumularsi. Quindi a lungo andare le diossine potrebbero penetrare nei tessuti e negli organi umani di chi li respira, procurando:
Alterazioni del sistema immunitario
Danni allo sviluppo fetale
Disturbi alla produzione, rilascio, trasporto, metabolizzazione, legame, azione o eliminazione di ormoni naturali del corpo, responsabili dell’equilibrio biochimico dinamico interno del nostro organismo e della regolazione dei processi riproduttivi e di sviluppo.
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